Adele Lo Feudo

Adele Lo Feudo, in arte ALF, nasce a Cosenza nel 1967.
Dopo gli studi classici e la laurea in giurisprudenza si trasferisce a Perugia dove la sua vita prende la via dell’arte.
Si diploma interior designer ed insegna per 7 anni nel settore.
Riprende a dipingere e consegue il diploma di maestro d’arte, iniziando il suo percorso artistico in modo serio e continuativo.
La prima personale è “Ali per volare” del 2010, allestita nella biblioteca comunale Villa Urbani di Perugia.
Seguono nel 2011 “Fucsia” presso il Caffè letterario di Cosenza e “Adele e Adele” presso la galleria Rosso Cinabro di Roma.
Poi “Tante mani per…” nel 2012 in un hotel di Perugia, con esposizione di 26 quadri raffiguranti le mani di altrettanti modelli. Le opere sono state cedute gratuitamente ai modelli che hanno partecipato ad una raccolta fondi a favore dell’omonima associazione benefica operante in Africa.
Nel 2013 “Anima e Corpo” a Perugia e “Riflessioni” a Cetona, presso la casa museo L’Archidoro – Luoghi d’arte, residenza e spazio espositivo degli artisti Tazio Angelini e Fausta Ottolini.
Nel 2014 “Artista d’avorio” a Catania, “Qui non si muore” ad Arezzo nella galleria di Danielle Villicana e “Motus Terrae” a Conza della Campania.
La raccolta “Qui non si muore”, reinterpretazione pittorica di alcune sculture custodite nel Cimitero monumentale di Perugia, costituisce un inno ai valori della vita.
Motus terrae, ambientata nell’area archeologica ed ex abitato di Conza della Campania, distrutto dal sisma del 1980, affronta il tema della rinascita dagli sconvolgimenti interiori e dagli eventi traumatici.
Nel 2015 a Montevarchi viene esposta la collezione “Messi a Nudo”,
Nell’estate del 2016 Adele espone presso il Museo a cielo aperto di Camo. La mostra, intitolata “Presenze/Assenze: IO SONO!” è dedicata a donne unite dalla passione per l’arte.
Nel 2017 Adele torna ad esporre a Perugia, presso la Chiesa della Misericordia con una retrospettiva di 85 opere.
Seguono nel 2018 “Gocce di un unico mare” a Montevarchi e “Il volto e l’anima- Sguardi di donna.” a Roma, presso lo spazio espositivo Micro – Arti visive di Paola Valori.
Nel 2019, a Varese, nel Battistero di Velate, sono esposte le miniature gioiello dedicate alle donne che hanno contribuito al progresso sociale femminile ed hanno riavviato la produzione della carta di Varese. La mostra si intitolava “Varese 1902”.
Nel 2020, nella Sala Cannoniera della Rocca Paolina di Perugia sono realizzate la performance e la mostra “Un cuore solo”, ideate in segno di gratitudine verso medici e personale sanitario per il grande impegno profuso durante l’emergenza.
Un’esperienza traumatica si traduce in un evento artistico così come dalla morte si ha la rinascita.
Performance e opere narrano di un vissuto che dal personale va all’universale per suscitare emozioni e reazioni.
Infine “Amore e Vita” nel 2022, a Gualtieri, nella Casa Museo di Antonio Ligabue.
Un inno alla vita ed alla maternità umana e animale. Un amore indissolubile che va oltre la vita, oltre la morte ed oltre qualsiasi differenza di razza.
Oltre ad esporre in personali e collettive, Adele partecipa con dodici opere, nell’ottobre del 2017, all’asta silenziosa organizzata presso il Manhattan Midtown Hotel di New York nel corso della serata di gala del Columbus Day.
Nel 2018, su invito dell’Archivio di Stato di Pesaro, nell’ambito del progetto “Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli” sul tema del brigantaggio, espone le sue brigantesse ed i suoi briganti con l’inedito dedicato al personaggio locale Terenzio Grossi.
Organizza eventi come “Un petalo rosa… per non dimenticare”, coinvolgendo 65 artiste in un progetto antiviolenza sulle donne, con donazione ad una fondazione delle opere esposte a Perugia e Cosenza (2013).
Nel 2016 realizza, con la partecipazione di 106 artisti, “I Maccaturi”, collezione che, partendo dalla tradizione delle filande calabresi, tratta il tema del recupero dei valori del passato. Le opere, esposte ad Altomonte e Catanzaro, sono poi donate al Comune di Mendicino, che le custodisce a Palazzo Campagna.
Nell’agosto 2013 interpreta a Papasidero la sua prima performance, Vita.
Nel 2014 è la volta di L’altra io sul tema del doppio, Spes e Dolce sollievo (inni alla vita ed ai valori).
Nel 2015 partecipa con la performance “Ciclo” al primo Festival della multimedialità e dei linguaggi performativi a Frascineto.
In seguito su invito del Lions Club di Perugia interviene con la performance Oikia ad un dibattito sulla violenza domestica nei confronti delle donne.
Nel 2017 interpreta “E’ mio”, performance ispirata da un pensiero del brigante Carmine Crocco e “Per giungere fino a te”, dedicata al suo percorso artistico e personale.
Nel 2018 “Gocce di un unico mare”. Nel 2020 “Un cuore solo”.
Le sue opere sono inserite in collezioni pubbliche e private: Fondazione Mazzoleni, Collezione Gargioni, Fondazione Columbus New York, Museo Académie Vitti di Atina, Museo della seta di San Floro, Museo Historicus di Caspoli, Museo Sartori del 20×20 di Mantova, Fondazione Lanzino, Palazzo Campagna-Comune di Mendicino, Comune di Papasidero, Museo MACS di Santa Maria C.V., Casa Museo di Antonio Ligabue.

 

Opere

Torna su